LA FOTOGRAFIA CHE TI FA STARE MEGLIO

“Quel che sono è sufficiente, se solo riesco ad esserlo” Carl Rogers

PERCHÈ DOVRESTI SCEGLIERE UN PERCORSO DI RITRATTO CONSAPEVOLE

Capita anche a te di girarti dall’altra parte e “cambiare aria” quando qualcuno vuole farti una foto, tanto, esci sempre male perché non sei fotogenico o fotogenica? O al contrario, di sentire il bisogno di fotografarti o farti fotografare di continuo per controllare che la tua immagine sia soddisfacente o presente ovunque? O di fotografare solo certe parti di te escludendone con cura altre creando una gerarchia del corpo e delle emozioni? O di notare che nelle tue foto hai sempre lo stesso mood emotivo: triste, esuberante, felice, seducente come se non potessi permetterti altro? O di guardare una tua foto e pensare che ti piaci ma che senti di essere anche altro ma non riesci ad esprimerlo?
Gli esempi che hai appena letto, a prima vista delle banalità, raccontano a diversi livelli di profondità quanto sia complesso e articolato il rapporto che ogni persona ha con l’ immagine di sé. Una complessità data dall’intreccio di tre aspetti che toccano la sfera dell’identità ossia: ciò che sono, ciò che vorrei essere e ciò che gli altri si aspettano che io sia. Un intreccio rilevante anche dal punto di vista emotivo.
Scegliendo uno dei percorsi di RITRATTO CONSAPEVOLE  potrai esplorare il rapporto che hai con te stesso attraverso il rapporto che hai con la tua immagine. Mettendoti al centro potrai portare più attenzione e consapevolezza su cosa senti e come lo senti, dando un nome alle tue emozioni, imparando a capire con più chiarezza cosa ti mette o non ti mette in relazione con te stesso, gli altri e il mondo. Un esperienza nella quale che metti in campo i tuoi pensieri ma anche il sentire emotivo del tuo corpo. Forse lo diamo per scontato ma non si possono provare emozioni senza un corpo.

POTRAI ESPRIMERTI APPIENO, CONOSCERTI, ED ESSERE CHI SEI

Sono una fotografa professionista specializzata in fototerapia psicocorporea e aiuto le persone a sentirsi meglio con se stesse fotografandole.

Le sessioni di RITRATTO CONSAPEVOLE hanno il potenziale di aprire un profondo lavoro su di sé anche per la complicità e il sostegno che è possibile trovare nella relazione fotografica. Una dimensione che raramente si trova nella vita di tutti i giorni. Un recuperando del diritto di esistere e di esprimersi liberamente per quel che si è.

PAUL SCHILDER –  IMMAGINE CORPOREA E IMMAGINE FOTOGRAFICA

Paul Schilder (psicologo austriaco, membro della Società Psicanalitica Viennese dal 1920), nel 1935 introduce la definizione di “immagine corporea” per indicare quell’immagine di noi stessi che ci formiamo nella mente, cioè il modo in cui il nostro corpo ci appare. Questa apparenza è costituita da sensazioni, emozioni, idee e sentimenti che associamo a noi stessi, dunque un immagine percepita più che un immagine reale. Nei miei percorsi di RITRATTO CONSAPEVOLE fotografo le persone per avvicinarle questi aspetti umani che appartengono alla dimensione della percezione, del sentire e delle emozioni e in senso generale alla sfera dell’identità . Non un semplice servizio fotografico ma un’ esperienza da integrare alla vita di tutti i giorni.

I MIEI PERCORSI TI
AIUTANO A

ESPRIMERTI
PIENAMENTE

CONOSCERTI
MEGLIO

ACQUISIRE
NUOVE RISORSE

MIGLIORARE
L’ AUTOSTIMA

SONO INDICATI PER TE SE

Se vuoi fare un’ esperienza capace di ispirarti, darti nuove idee e incoraggiarti nel mettere in campo il tuo potenziale. A renderti più disponibile verso ciò che sei acquisendo un generale senso si benessere e sicurezza. Lo scopo dei PERCORSI fotografici di RITRATTO CONSAPEVOLE è quello di favorire la conoscenza di sé e la crescita personale lavorando sul valore l’immagine corporea e il suo impatto a livello personale.
Inoltre è indicato per te se sei arteterapeuta, counselor, coach in percorsi di crescita personale, psicologo, psicoterapeuta e riconosci in questa modalità di ritratto un valore aggiunto da integrare al tuo lavoro. Possiamo costruiremo insieme percorsi condivisi e interdisciplinare da proporre ai tuoi clienti.

NON SONO INDICATI PER TE SE

Non è indicato per te se il tuo obbiettivo è farti fare delle foto di tipo esclusivamente estetico.
Non è indicato per te se il tuo obbiettivo è quello di superare un trauma, ma poi integrarlo al tuo percorso terapeutico con la supervisione del tuo psicoterapeuta o chi ti accompagna nel tuo percorso di crescita.
Questa modalità di ritratto NON è un intervento di psicoterapia ma un viaggio curioso oltre il limite di quello che pensi di essere dentro e fuori.

COSA DICONO I MIEI CLIENTI

“Il lavoro che abbiamo fatto insieme mi ha portato ad affrontare dei temi che sono a me noti ma visti da un punto di vista completamente nuovo. I temi sono fiducia, fede, paura di lasciare, di lasciarsi andare.”
“È stata un’ occasione per superare un limite che è mentale e che non mi permette di conoscere tutte le sfumature della mia identità.”
“Ho sentito la fisicità toccando il corpo con attenzione andando oltre il tocco banale della quotidianità come sistemarsi un vestito o mettersi in ordine allo specchio.”
“Per la prima volta sto facendo un percorso per me, per aiutarmi a potermi esprimere senza preoccuparmi troppo del giudizio degli altri o di far star male gli altri.”
“Vedermi nelle foto mi ha fatto realizzare che ci si può dimenticare che si è anche quello.”
“Stare in piedi davanti l’obiettivo mi ha fatto sentire completamente esposta, vulnerabile e l’ho riconosciuto grazie ad un ascolto più consapevole e attento.”
“Nell’esprimermi sono rimasta intrappolata nel ridere, nel disagio di sentirmi anche stupida nel provare ad esprimere con il mio corpo quello che per me è probabilmente molto più mentale.”
“Sarei curioso di rifare una sessione.”
“Ti ringrazio per il lavoro che hai fatto. Un dono.”
“In alcuni scatti ho visto identità mai viste per ora e devo dirti che anche il corpo mi ha aperto una nuova indagine interna. Quanto mi appartiene e quanto lo accetto? “
“Sono molto soddisfatto per gli argomenti che hai attivato e per le fotografie che hai scattato. Sono spunti con un punto di vista nuovo.”
“Sono anni che lavoro sulla mia accoglienza come spirito e corpo ed il lavoro non finisce mai.”
“Ti ringrazio tantissimo. È stata un’esperienza bellissima. Nuova. Sicuramente rivelatrice.”
“Sicuramente mi sono sentita donna. Anche ragazzina. E mi piacciono entrambe le versioni.”
“Mi sentivo bene, libera. Una sensazione bellissima che conserverò in modo molto caro.”
“Posso abbattere muri”